L'isola dei Cavoli è una piccola isola granitica di appena 43 ettari che si trova nell'estrema propaggine sud-orientale della Sardegna, a meno di un chilometro da Capo Carbonara, immersa in un contesto naturalistico selvaggio, raggiungibile con imbarcazioni private o escursioni organizzate dal porto di Villasimius.
Fino a poco tempo si pensava che l'isola dei Cavoli a Villasimius avesse questo nome per la presenza sull'isola di un'abbondante quantità di granchi, per un errore di traduzione di isula de is càvurus (isola dei granchi). Oggi, invece si pensa che sia piuttosto da attribuire alla presenza endemica di piante di cavolo selvatico dalle caratteristiche infiorescenze bianche, il Brassica Insularis, molto comune sull’isola.
Le sue coste, dominate da massi granitici modellati dal tempo, dal vento e dal mare, lasciano spazio ad incredibili insenature naturali con fondali di sabbia bianca: la lunga e stretta cala di Ponente dove è presente l’unico piccolo porto isolano accessibile a piccole barche, cala del Morto a sud, cala del Ceppo e la più grande e protetta cala di Scasciu. Le acque limpide e di un azzurro intenso ospitano branchi di delfini e barracuda. Le rocce sul fondo formano avvallamenti e spaccature, habitat di aragoste, capponi, corvine, dentici, gamberi, orate, ricciole, saraghi e triglie. Nell'isola nidificano falchi pellegrini, cormorani dal ciuffo, berte e gabbiani. Grazie alla pescaturismo, si puà degustare il pesce appena tirato su dalle reti.
Sul rilievo più alto si erge ill faro dei Cavoli, le cui pareti sono ricoperte da piccole tessere bianche e dai colori cangianti dall’azzurro al viola. Costruito a metà Ottocento, ha inglobato una vecchia torre spagnola (del 1591) e fu costruito per garantire un contatto visivo con la torre di Cala Pira, quella dell’Isola di Serpentara, quella di Porto Giunco e dei Porceddus. Per lungo tempo, l'isola fu dagli addetti del faro, ma dopo la sua automatizzazione, è disabitata. Oggi il faro è sede di un importante Centro Universitario di Ricerche Scientifiche che sottolineano l’importanza floro-faunistica, geolocica e morfologica dell’isola e fa parte dell’Area Marina di Capo Carbonara.
Nel 1979, nei suoi fondali meridionali, a dieci metri di profondità, fu deposta una statua di trachite rosa della Vergine del Mare, protettrice dei naviganti, opera dell’artista sardo Pinuccio Sciola, meta ogni anno, di una processione a mare, con benedizione, preghiera subacquea e getto in mare di corone di fiori che si svolge la terza domenica di luglio.
Dall’isola dei Cavoli si possono osservare gli splendidi panorami della costa di Villasimius meta di indimenticabili vacanze in Sardegna: a ovest di Capo Carbonara, le spiagge di Porto sa Ruxi, Campus, Campolongu, del Riso e Cala Caterina, a oriente del promontorio, Porto Giunco (con lo stagno di Notteri), Simius, Traias, Rio Trottu e la meravigliosa Punta Molentis.