Il modo migliore per scoprire le bellezze del mare di Villasimius, è immergersi nei suoi fondali che, grazie alla trasparenza cristallina del mare della Sardegna, rivelano un mondo unico tra paesaggi insoliti dominati dalla posidonia, favolosi coralli, relitti, pareti rocciose e numerosissimi pesci di notevoli dimensioni, fra cui i dentici, le corvine, le cernie, le spigole e addirittura i delfini, preservati dalla presenza dell’Area Marina di Capo Carbonara.
I numerosi diving center presenti nel territorio di Villasmius e nel Sud Sardegna, organizzano immersioni sia per i subacquei più esperti che per le persone che, anche solo con maschera e boccaglio, vogliono osservare i suoi meravigliosi fondali che renderanno unica la tua vacanza in Sardegna.
Numerosi sono gli spot diving di incredibile bellezza e con differente grado di difficoltà nei fondali intorno a Capo Carbonara, all'Isola dei Cavoli e di Serpentara.
Di notevole interesse per i principianti sono: lo scoglio di Santo Stefano, costituito da una massiccia e variegata presenza di specie ittiche; il Bottiglione, nel versante Sud-Est della Sardegna, che prende il nome da un caratteristico scoglio a forma di bottiglia; Punta Caralis, che prende il nome dal'incagliamento della nave passeggeri Caralis delle Tirrenia, che la notte del 14 marzo 1996 andò ad urtare, sulle rocce della Sardegna e Punta La Guardia, punto di immersione molto piacevole per i giochi di luce creati dalla franata di rocce.
Molto affascinanti sono le immersioni nei punti in cui si trovano i relitti di vecchie navi: il relitto Egle della Regina Marina a 35 m di profondità, affondato durante la II Guerra Mondiale a circa un miglio da Capo Carbonara, il relitto dei Tubi e la Nave dell’Isola dei Cavoli in cui trovano asilo moltissime specie ittiche e una vegetazione di notevole importanza ecologica.
Molto suggestiva, l'immersione nei fondali dell’isola dei Cavoli dove si trova la Madonna del Naufrago, una statua notevoli dimensioni in trachite rosa che nel 1979 è stata posizionata a 10 metri di profondità e che, ogni anno, il terzo sabato di luglio, turisti e pescatori festeggiano, immergendosi, invocando la sua protezione per tutti quelli che vanno per mare.
Per i sub più esperti da non perdere i Variglioni dei Cavoli, scogli granitici con numerosi percorsi e cavità, ricoperti da una ricchissima flora e fauna a sud est dell’Isola dei Cavoli, la Secca del Libeccio che si presenta con rocce che formano dei crinali che scendono ad una profondità di 36 metri dove si trova un'antica ancora romana; la Secca di Santa Caterina, articolata in vari percorsi caratterizzati da due ancore di età moderna, oltre ad una notevole presenza di cernie, saraghi, ricciole, spugne gialle e bianche e posidonia.